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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Persone



EXCELSA FILM – MINGUELLA PIÑOL FILMS

1.1 Anno di costituzione. 1918.
1.4.1 Sede amministrativa. Via Magenta 23.
 
2.1.2 Personale artistico. Regia: Luigi Maggi, Umberto Paradisi, Enrico Vidali.
Soggetti: Umberto Paradisi.
Sceneggiature: Umberto Paradisi.
2.1.3 Personale tecnico. Fotografia: Luigi Roatto, Cesare Sforza.
2.2.1 Film. 5 film.
 
3.1 Vicende. La Excelsa Film è una società di Barcellona, il cui nome viene dato fin dal 1913 da Raimundo Minguella Piñol alla propria azienda torinese di import-export di pellicole, ottenendo un buon successo. Nel 1918, Minguella, forse convinto dalla crisi del cinema italiano, dà inizio a una produzione in proprio, riuscendo a realizzare quattro film che vengono diffusi col marchio Excelsa Film; per motivi sconosciuti, un quinto film, commercializzato nel 1920, viene distribuito con il marchio Minguella Film.
Dopo questi lanci, di film con il marchio Excelsa o Minguella non si avranno più notizie.
Sembra tutto chiaro, ma le notizie sulla produzione Excelsa-Minguella sembrano in contrasto con quanto si conosce dell’attività di Raimundo Minguella Piñol, come titolare della società commerciale di import-export, fallita nel 1922.
I documenti del fascicolo fallimentare ricostruiscono la storia della Excelsa commerciale come segue:
il 7 febbraio 1922, Minguella, cittadino spagnolo, presenta una istanza in Tribunale: la sua società, l’ Excelsa Film – la  ragione sociale Excelsa Film va riferita alla società di Barcellona: nonostante non sia mai stato depositato in Italia, né esista un atto legale di fondazione, Minguella vi fa costantemente riferimento e anche il procedimento fallimentare viene acceso in odio alla Excelsa Film nella persona di Raimundo Minguella y Piñol – si trova in una grave situazione economica, per i recenti fallimenti di alcune aziende che renderanno impossibile riscuotere forti crediti e per lo scorretto comportamento di altre; chiede dunque al Tribunale di essere ammesso a un concordato preventivo col pagamento integrale dei creditori privilegiati e del 40 % dei chirografari, ma il giudice incaricato rifiuta e il 16 marzo 1922 decreta il fallimento della ditta Excelsa Film.
Secondo la relazione del curatore, A. Cazzola, Minguella, dopo avere esercitato in patria giornalismo, insegnamento e rappresentanze commerciali, verso il 1911 comincia a interessarsi al cinema e venuto a Torino nel 1913 si specializza nelle esportazioni verso la Spagna di pellicole delle  maggiori case. Sopraggiunta la guerra, fino al 1917 il suo commercio non ne ha danni, anzi, diventa praticamente l’unico esportatore in Spagna di pellicole italiane al punto che gli viene affidata dal Ministero della guerra la rappresentanza per la Spagna dei film di propaganda bellica.
Alla fine del 1918 Minguella è improvvisamente espulso dall’Italia e gli viene concessa solo un’ora per nominare un procuratore: a quel momento la sua azienda non è passiva, pur essendo seriamente impegnata. Nel 1919, revocata l’espulsione, ritorna a Torino, trova una situazione gravemente compromessa, ma con grandi sforzi riesce a recuperare nel giro di un anno. Sul finire dell’anno 1920 cominciano i problemi gravi: una malattia lo blocca per tre mesi, il cattivo uso di alcuni contratti causa perdita di tempo e cessazione di lucro, sopravviene il crack Cinegraf (v.), alcuni contratti esteri non arrivano a buon fine: a quel punto Minguella chiede dapprima una moratoria ai creditori, che gli viene rifiutata, poi propone il concordato al 40 %.
Il curatore conclude sostenendo che il fallito è stato vittima della crisi del commercio cinematografico, primo fra tutti il fallimento Cinegraf, che ha svuotato il suo credito, poi il blocco dell’attività per l’apertura del procedimento fallimentare ha impedito il perfezionamento di alcuni contratti con l’estero particolarmente vantaggiosi. Non v’è alcun motivo di ritenere doloso il suo comportamento né gli può essere mosso rimprovero quanto alla condotta personale, sempre attiva e laboriosa. Il fallimento viene chiuso il 19 febbraio 1923, con l’accettazione delle proposte di Minguella.
È strano che nel fascicolo fallimentare non vi sia alcun cenno alla produzione: sembra impossibile che Minguella abbia tenuto del tutto separate le due attività, produzione e commercio, pur usando la stessa denominazione, e che fra di esse non vi siano stati rapporti economici, sia nel periodo di impianto dei lavori sia nel momento della crisi del commerciale.
 
4.1 Documentazione legale. AST-PF: 1922 / 1714.
4.4 Bibliografia. «La Vita Cinematografica»,, 22-30 agosto 1917 / n. 31-32, p. 69; 22-30 giugno 1918 / n. 23-24, p. 78-79.
 
5.1 Film distribuiti. 1918 (2): Excelsa: La danza del velo, m 1.665.Quando l’eroe ritornò, m 825.
1920 (3): Odio di casta, m 1.560. Sei tu felicità, m 1.650. Minguella: Il mistero dei bauli neri, m 1.260.
5.2 Interpreti. G.N. Anderloni, miss Beatty, Giorgio De Pietro, Valentina Frascaroli, Giulio Grassi, Paula Grey, Maura Luceyda, l’atleta Merlino, Rina Maggi, Ida Magrini, Edgardo Pagh, Lydia Quaranta, Frede Robbins, Margot Sollers, Maria Tommasini, Jaroslawo Tarnawa.   




Scheda a cura di
Alberto Friedemann







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